Parga
Parga si trova a 49 kilometri a sud di Igoumenitsa e a 67 km a nord della città di Preveza. Al largo della città si trovano le isole di Paxò e di Antipaxò che nelle giornate limpide si possono vedere. Anche l’isola di Leucade può a giorni essere vista dalla costa sud. |
Periodo antico
Una scure neolitica, una tomba a volta micenea fuori della città e le vestigia di un muro ai piedi della cinta del castello veneziano, così come il basamento di una gettata ora scomparsa nella parte occidentale della baia di Valtos costituiscono prove inconfutabili della presenza umana in età protostorica.
Periodo bizantino
Parga è menzionata nel 1327 nei testi bizantini. È probabile che allora la località fosse situata all’interno dell’attuale castello non della Vecchia-Parga dell’epoca veneziana che è sul monte Petzovolios. Nel XV secolo, quando l’impero bizantino, e poi il despotato d’Epiro si sono indeboliti per gli attacchi dei Normanni, della Quarta crociata e di quelli dell’Impero Ottomano, Parga divenne il rifugio di un brigante Burgois. Dopo la sua partenza, Parga chiese la protezione della Repubblica di Venezia, che fu presente sul territorio dal XV fino al XVIII secolo. Ma anche in questo periodo continuarono le devastazioni di pirati o di predatori di terra e di mare. In particolare fu distrutta dal pirata ottomano Khizir Khayr Ad-Dîn, detto il Barbarossa.
La situazione si stabilizzò alla fine del XVI secolo fino all’inizio del XVIII. Durante tutto questo periodo Parga ebbe un governo autonomo, sotto il protettorato di Venezia. Parga si sviluppò in questo periodo e divenne un centro commerciale, ma anche una delle prime basi dei rivoluzionari pro-elleni, influenzati dallo spirito illuminista. |
Fu veneziana dalla Pace di Passarowitz del 1718 fino alla fine della repubblica di Venezia, come exclave sulla costa della terraferma di fronte alle isole Ionie, da secoli veneziane. Nel 1797 la dominazione veneta fu abolita dai francesi. Napoleone Bonaparte, conquistatore di Venezia (Prima campagna d’Italia), con il Trattato di Leoben, concesse Parga all’Impero austriaco.
Seguì poi per un breve periodo la sorte molto travagliata delle isole Ionie: dopo l’occupazione francese vi fu la successiva conquista da parte dell’ammiraglio russo Fëdor Fëdorovič Ušakov. Per effetto dell’art. 8 del trattato di Costantinopoli del 21 marzo 1800, la Russia cedette Parga all’Impero ottomano insieme alle rimanenti piazzeforti venete sulla terraferma greco-albanese (Butrinto, Prevesa e Vonizza), ma a differenza di quanto accaduto per queste ultime la sovranità ottomana non fu instaurata subito in quanto Parga cadde sotto occupazione inglese. In cambio del riconoscimento del protettorato inglese sulle Isole Ionie, gli inglesi negoziarono infine con Alì Pascià la cessione di Parga all’impero ottomano per mezzo del trattato di Giannina del 17 maggio 1817[5]. Ne seguì l’esodo della popolazione parghiota di etnia greca, episodio ricordato da Giovanni Berchet (che dedicò a questo episodio la poesia I profughi di Parga) e Francesco Hayez (che immortalò l’esilio nella tela Gli abitanti di Parga che abbandonano la loro patria ).
Il popolo di Parga si rifiutò infatti di accettare il fatto compiuto ed il Venerdì Santo del 1819 bruciò tutti i resti dei propri avi ed emigrò in massa nell’isola di Corfù, rimasta in mano britannica; di qui essi rientrarono sul continente un secolo dopo, nel febbraio 1913, quando l’Epiro fu riannesso alla Grecia.
Thesprotia e Preveza sono riconosciute per le spieggie in tutto il mondo come: Krioneri, Valtos, Lichnos, Sarakiniko, Ai-Giannaki, posti dove i turisti possono fare sport, andare in mare.
Parga e’ molto vicina alla spiaggie piu’ conosciute del mar ionio come Mikri & Megali Ammos, Zavia, Zeri, Mpella Vraka, Karvouno, Ag. Paraskevi, Kanalaki, Perdika etc (vedi mappa sotto). Ogni estate, la citta’ e piena con turisti visto che offre alloggio per molte persone agli hotel o ai posti di campeggio abbinando numerosi locali come ristoranti, bar, cafe’, club etc. |
Source: Wikipedia |